Siamo in primavera, tempo di gite fuori porta e grigliate all’aperto in mezzo alla natura.
Obbligo condividere questi scatti datati 1970, sono diapositive che ho trovato in un negozietto di usato a Milano, sulla scatola una delle didascalie riportava “gita a Paullo”.
Vi ricordate di Paolo? Era il bimbo milanese che forse non si chiamava Paolo di cui ho trovato tantissimi negativi a un mercatino. La volta scorsa lo abbiamo visto da solo in varie occasioni (in casa, fuori casa, al mare ed in città).
Questo secondo blocco invece raccoglie alcuni scatti di Paolo con la sua famiglia (genitori, nonni ed altri parenti). Ovviamente le più belle sono le foto con la mamma ❤️ Le foto con la mamma sono molto interessanti anche perché scattate a Grazzano Visconti (frazione in provincia di Piacenza) e sulla rocca di Castell’Arquato (sempre in provincia di Piacenza)
Dopo la puntata 0 andiamo diretti con il vero inizio della rubrica, la prima parte di una trilogia dedicata a Paolo.
Paolo è un bimbo milanese, probabilmente queste fotografie sono state scattate nella seconda metà degli anni ’60 (l’ho stimato osservando le auto), Paolo oggi potrebbe avere tra i 60 ed i 70 anni.
Peccato che io di Paolo non sappia assolutamente nulla, nemmeno il nome, che mi sono inventato.
I negativi li comprai (se non ricordo male) a Milano, su pellicola Bianco Nero di formato 6X6. Da lì in poi non ho altre informazioni.
Questo primo gruppo di 5 foto raccoglie alcuni ritratti di Paolo da solo.
Iso400 nasceva nel lontano novembre del 2011 da due Alessandri (di cui uno sono io e l’altro è un maledetto interista) con una nascente passione per la fotografia analogica e per i blog.
Come ogni anno questo è il momento di tirare fuori il Matteo Bussola che alberga dentro di me, io però ho meno capelli bianchi.
Questo come il 90% dei blog italiani vive una vita difficile, il tempo ed il lavoro e le cose che capitano portano inevitabilmente tutti a mollare il colpo, ma almeno un articolo all’anno che quasi non parla di fotografia ci tengo a lasciarlo a futura memoria.
A un certo punto della vita ho realizzato che sarei stato papà, così, de botto, senza istruzioni. È stata ed è la cosa più difficile e più facile al tempo stesso. Essere papà non vuol dire essere una persona migliore ma impone responsabilità e impegno, un patto scritto con un umano e con la società in cui è inserito oneri, onori e benefici.
Riguardo a questo pezzo di storia della tecnica fotografica avevo già scritto un articolo diversi anni fa e lo aveva fatto anche Costanza Sacchi ma ho deciso che questa volta volevo andare oltre ed inaugurare un nuovo modo di scrivere articoli: non scrivere nulla e fare un video.
Ecco qui un video di me stesso che parlo della Canon AE-1
Tipo il buon Mattarella (o il Capo dello stato di turno) che il 23-24 deve butttare giù due robe da dire poi a capodanno già sa che la sbronza deve partire dopo le 21:00 perché alle 20:30, cascasse il mondo, è in reti unificate e non può permettersi figure da cioccolataio (anche se un presidente cioccolataio io lo vorrei).
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