• Archivio Negativi
  • Cameras & Films
  • Info & Guide
  • Newsletter
  • Il progetto Iso400
  • Archivio Negativi
  • Cameras & Films
    • Macchine Fotografiche
      • Reflex 35 mm
      • Reflex 120 mm
      • Compatte 35 mm
      • Istantanee
      • Usa e Getta
      • Pinhole
      • Compatte 120 mm
      • Altro
    • Pellicole
      • Colore
    • Ottiche
    • Attrezzatura
    • Marchi
      • Bencini
      • Canon
      • Ferrania
      • Fujifilm
      • Hasselblad
      • Kodak
      • Lomography
      • Nikon
      • Olympus
      • Pentax
  • Info & Guide
    • Tutorials
      • Manuale di fotografia analogica
    • Riflessioni
    • Letture
    • Autori
    • Storia & memoria
      • I fotografi Magnum
  • Persone
    • Opere
    • Interviste
      • Focus on
    • Iso400 Off
  • Newsletter
  • About
    • Il progetto Iso400
La bellezza esistenzialista del disastro di quando non metti il rullino e scatti
20 Febbraio 2020 By  Alessandro Lannocca With  4 Comments
In  Archivio  /  Riflessioni

Il titolo è un “anti click bait”, volutamente astruso per non catturare i click.
Solo lo 0,01% di voi avrà cliccato e aperto, ma lo 0,01% rispetto a cosa? Ai grassi nello Yoghurt.

Vado all’oggetto della discussione.

Su un’altro mio blog ho cazziato un commentatore per aver fatto del qualunquismo verso la sfida passato bello Vs. presente tutto una merda ma temo che lo farò anche io.

Un grandissimo cambiamento tra le foto fatte oggi e le foto fatte pellicola è l’incidente tipico in cui tutti siamo cascati e che oggi è proprio impossibile (ci sono altri incidenti diversi ma nessuno come questo).
A tutti è capitato, con due varianti:

A – non metto il rullino, non mi ricordo, scatto.
B – metto il rullino, non gira, scatto.

A: di solito si scattano almeno 75 fotografie prima di pensare (ma sto rullo non finisce mai?).
Quando ne hai fatte 13 “Bene, il rullo non era da 12”.
Quando ne hai fatte 25 “Wow, il rullo è da 36!”
Quando ne hai fatte 37-40-50 “Wow, forse non sta girando, continuiamo” negando l’evidenza al massimo.

B: tutto uguale ma sai che quel rullo era da 12-24-36 ma pensi di aver gabbato il sistema dei produttori di rullini perché quello è andato oltre.

In ogni caso avrai pazientemente e scentemente ed attentamente scattato una serie di bellissimi ricordi indelebili che però non sono mai esistiti se non nella tua mente.
Hai vissuto l’inganno di pensare di poter rivivere quel momento ti senti deluso e un po’ stupido.
Contromisure posticipate? Nessuna.
Ora puoi controllare subito, ora non esiste un durante di un prima/durante/dopo ora c’è un prima e dopo lo scatto.
Quel durante che poteva durare anni può rivelarsi inesistente e grazie a questi incidenti in cui quindi non c’è più nemmeno un prima (dato che non esisterà un dopo).

Oggi non esistono più queste immagini che non sono mai esistite.
Nessun incidente, nessun limbo di immagini “in potenza”.

In ogni caso quelle immagini sono esistite e sono state progettate, nella mente.
Cosa definisce cosa esiste e cosa non esiste?
Tipo con i ricordi dei sogni: se te li ricordi (i sogni) esistono, se non te li ricordi sono esistiti lo stesso perché c’erano.

Quelle foto mai nate sono dei sogni che ti ricordi ma che non sono mai arrivate ad essere concrete, ma sono esistite.

Abbiamo perso tutto uno stato di esistenza delle fotografie, anche se questo stato di “in potenza” che non arriva mai ad un dopo quindi non è mai esistito si applica a un sacco di cose.

A progetti, alle idee.
Ci sono vite che scorrono tra un non esistere e l’altro.

Purtroppo (o per fortuna)




Alessandro Lannocca
Author

Alessandro Lannocca Nasce a Saluzzo ma ora vive un po' a Polonghera ma spesso è a Torino. Incontra la fotografia analogica in uno splendido corso durante l’inverno del 2008 passato a Madrid (in Erasmus) col prof. Guillermo, in cui ha l’occasione di sperimentare pellicole, liquidi ed ingranditori. Da allora scatta, stampa, scrive.




Leave a reply


Marco
28 Marzo 2020 at 16:25
Reply

Tanti anni fa scattai delle meravigliose fotografie naturalistiche, una libellula adulta appena sgisciata fuori dalla larva. 36 pose. Il rullino non si era agganciato. Sono fotografie bellissime.
P.S. sono lieto che abbiate ricominciato a scrivere!



    Alessandro Lannocca
    Alessandro Lannocca
    8 Maggio 2020 at 18:55
    Reply

    Ciao Marco.
    Ciao Libellula immortalata da Marco che ora ormai è nel paradiso delle libellule e il cui unico ricordo nel mondo probabilmente lo serbi tu dato che anche tutta la sua discendenza sarà morta.

    Grazie per il commento e sono e siamo contento che tu sia lieto del nostro ricominciare a scrivere.
    Stiamo provando a ingranare nuovamente per bene, come se avessimo messo un altro rullino, speriamo che agganci.

Flavia
17 Aprile 2021 at 18:36
Reply

Bellissmo articolo,
mi ci ritrovo tristemente molto,
ultimamente per provare alcune nuove e vecchie camere mi è successo esattamente questo e ora vivo nella continua paranoia che il rullino non sia agganciato bene, c’è un metodo, una magia, qualcosa per controllare e assicurarsi che si sia bene agganciato o eventualmente riuscire e riposizionarlo correttamente?
Ovviamente tutto nel buio più totale?
Poteri sovrannaturali del tatto?
Aiuto vi prego!



    Alessandro Lannocca
    Alessandro Lannocca
    22 Aprile 2021 at 18:50
    Reply

    Ciao Flavia,
    il metodo è “Gridare fortissimo ZENZEEEEROOOO”.
    No, scherzo, o non scherzo?

    Comunque, grazie per aver letto e commentato.
    Dipende un po’ tutto dalle camere.
    La cosa principale sarebbe la parte di “riavvolgi rullo alla fine” che di solito dovrebbe girare da sola, se gira è perché stai svolgendo il rullino.
    Altrimenti per le reflex (che so, la Canon AE1) mi brucio uno-2 scatti con il retro aperto per vedere che sia ben agganciato e che il rullino vada avanti tirato.
    Per alcune è difficile, magari mettere l’orecchio per ascoltare il trascinamento.

    Che poi, a dirla tutta, un sistema c’è sempre ma è la concentrazione che frega.
    Capita quando uno non ci fa attenzione, quando pensi a scattare e pensi ad altro.
    Forse adesso che sei in paranoia non ti capiterà mai perché farai seeempre attenzione.
    Boh.

Rispondi a Flavia Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

  • ANCHE SU EBAY!

  • Archivi


  • SEGUI IL PROGETTO ITALIA110





  • Documenti e contatti


    Privacy Policy
© Copyright iso400.it - Since2011