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Stefano Galli. Cars
23 Ottobre 2014 By  Alessandro Pancosta With  0 Comment
In  Archivio  /  Focus on

È la volta di Stefano Galli e del suo progetto fotografico intitolato Cars

Parlaci un po’ di te.
Ciao! Sono nato e cresciuto a Modena.
Dopo essermi laureato in cinematografia all’Università’ di Torino, mi sono trasferito a Copenaghen dove ho vissuto 5 anni. Qui ho avuto l’opportunità di lavorare con uno dei miei registi preferiti, Lars von Trier.

Mi ricordo una volta, in pre-produzione del film Melancholia, gli proiettai “2001 Odissea nello spazio” di Kubrik. Ad ogni cambio di bobina, (le pizze erano 5 o 6) ci prendevamo una pausa e si parlava di cinema, film, attori … wow forse le pause piu’ interessanti della mia vita, che genio, lo stimo tantissimo!

Sempre in Danimarca, ho conosciuto il fotografo Luca Berti. Oltre ad essere un mio carissimo amico, lo considero un “maestro”. E’ stato lui ad aprirmi le porte nel mondo della fotografia. Mi ha insegnato tecniche di sviluppo e di stampa e introdotto tanti altri aspetti della fotografia.

Da 3 anni vivo e lavoro a Los Angeles in California, dove alterno lavori commerciali con progetti personali.

01_damaged-stefano-galli
01: “Damage”, Sunset Blvd and Rosemont Ave, Los Angeles, California.
09_impala2-stefano-galli
02: “Impala 2”, Sierra Highway and Vasquez Canyon Rd., Agua Dulce, California.

Perché hai scelto la fotografia analogica?
Mmm, diciamo che non l’ho proprio scelta… agli inizi del 2000, il digitale non aveva ancora raggiunto le qualità attuali, quindi fui costretto ad utilizzare la pellicola per affrontare lavori professionali. Film dopo film, ho imparato a conoscere le mie macchine. Prestazioni, difetti, aspetti tecnici, profondità di campo, lenti… ad un punto tale da diventare un unicum col mio modo di fotografare, un estensione “meccanica” della mia vista, se così si può dire.

Col passare degli anni mi ci sono abituato talmente tanto che non sento la neccessità di cambiare. Anche se oggi il digitale ha raggiunto standard di qualità altissima, io continuo per la mia strada. Ho avuto una macchina digitale, l’ho venduta dopo 3 mesi. Non sono contro il digitale, anzi per molte cose e’ molto più versatile e sicuramente fa risparmiare tempo e denaro, ma… non fa per me. Inoltre, scattare in pellicola, mi permette di mettere i rullini da parte per settimane, a volte mesi, al punto da “dimenticare” cosa ho fotografato e avere una visione più oggettiva quando revisiono i provini.

02_muso-stefano-galli
03: “Muso”, Lucretia Ave and Scott Ave, Los Angeles, California.

Parlaci del tuo progetto “Cars”.
“Cars” nasce un po’ per caso… Cammino molto per le strade di L.A. e un giorno fotografai “damaged” (vedi foto nr 01 ) Questa foto è il punto di partenza del mio progetto. Un po’ come quando Dr. Brown (in “Ritorno al futuro“) sbatte la testa sul lavandino e gli appare il flusso canalizzatore… insomma quella foto e’ il “flusso canalizzatore” di questo progetto.

Sono una serie di fotografie che raffigurano automobili americane costruite tra i primi anni ’60 a agl’ultimi anni ’80. Dettagli, segni particolari, ammaccature, graffi, stemmi e altri elementi caratterisitici.

Ogni giorno mi ritrovo immerso nel traffico delle “freeway” che attraversano la citta’. Sono costantemente circondato da automobli, parcheggi, garage, concessionari, meccanici, stazioni di servizio…

Con questo progetto voglio rendere omaggio al paese delle macchine, raffigurando modelli che stanno lentamente scomparendo. Modelli che tra l’altro rappresentano anche gl’anni d’oro dell’industria automobilistica Americana.

03: "Belair", N. Z St and W. Laurel Ave, Lompoc, California
04: “Belair”, N. Z St and W. Laurel Ave, Lompoc, California
04_flat-stefano-galli
05: “Flat”, S.Kalamath St and W. Iliff ave, Denver, Colorado

Quali sono le tue macchine fotografiche e che pellicole utilizzi?
Leica M6, Contax G2 e Contax T3. Per il medio formato ho una Pentax 6×7 e una Mamiya 7II. Per le polaroid uso una Mamiya 600E.

Cars, è quasi interamente fotografato con la Leica.

Per quanto riguarda le pellicole, uso Kodak Ektar 100 per lavori editoriali e commerciali. Nel bianco e nero, Ilford Fp4 125 – ho imparato a svilupparlo alla perfezione, gran pellicola!

Per Cars ho bisogno di un film veloce e soprattutto visto che scatto in quantità “industriali” ho dovuto scegliere una pellicola economica. Kodak Gold 400 rimane comoda e i risultati sono più che soddisfacenti.

05_muso2-stefano-galli
06: “Muso 2”, Avenue B and 3rd St., Bombay Beach, California
06_cadillac-stefano-galli
07: “Cadillac” , Avenue A and 2nd St., Bombay Beach, California.

Hai un fotografo preferito?
Tom Wood è sicuramente uno dei miei fotografi preferiti. Libri come “Looking for love”, “All Zones off Peak” e “Bus Odyssey” sono tra i miei preferiti. Ho avuto il privilegio di conoscere fotografi come J.H. Engström e Jacob Aue Sobol dei quali ammiro tantissimo i loro lavori.

David Lynch, Wim Wenders e Larry Clark sono fonte d’ispirazione quotidiana sia attraverso i loro film che libri fotografici.

Asger Carlsen, Ari Marcopoulus, Wolfgang Tillmans, William Eggleston, Garry Winogrand, Luigi Ghirri, Bertien van Mannen, Helen Levitt… ce ne sono così tanti…

07_impala-stefano-galli
08: “Impala” , Sierra Highway and Vasquez Canyon Rd., Agua Dulce, California.

La fotografia che ti piacerebbe fare.
Bella domanda!
Sicuramente da quando mi sono trasferito in America ho iniziato a dedicarmi di più a progetti “fine-art”, piuttosto che commerciali.

Oggi come oggi sono fortunato da riuscire a dividere la prima parte della settimana in uno studio fotografico commerciale che mi permette di finanziare tutti i progetti ai quali mi dedico nella seconda parte della settimana. Credo però che prima o poi mi dedicherò solo ed esclusivamente ai miei progetti “fine-art” ed editoriali, i quali, rispondendo alla tua domanda, sono la “fotografia” che mi piace fare.

Sarà sicuramente dura ma d’altronde, come dice il grandissimo Robert Frank: “If an artist doesn’t take risks, then it’s not worth it!”.

08_imperial-stefano-galli
09: “Imperial”, Pato Ave and Perkins Rd., New Cuyama, California.

Prossimo progetto?
Da quando sono arrivato in America, 3 anni fa, ho iniziato ha fotografare edifici, cartelloni stradali, insegne, icone, case, fiori, persone, sconosciuti, amici… Tutto ciò’ che i miei occhi testimoniano quotidianamente: incontri, momenti.. una sorta di diario, una catalogazione. Per ora li separo in: “Landscapes” o “Paesaggi Americani” e “Portraits”. Credo alla fine si uniranno in un progetto unico. Sul mio tumblr potete vedere le stampe di queste fotografie. Lo aggiorno periodicamente.

Comunque, mi piacerebbe parlarvi di un altro progetto intitolato “Lamerica”.

Più o meno un anno fa ho attraversto gli stati meridionali dell’America filmando una persona per ogni stato. Alcuni raccontano storie, altri suonano, altri guardano semplicemente in machina fumando una sigaretta… Un “viaggio” attraverso gli Stati Uniti e gli Americani.

L’idea è di avere una “clip” per ogni stato. Quest’estate tornerò “on the road” per filmare gli stati settentrionali, la east coast e gli stati centrali del mid-west. Visto che si parlava di aspetti tecnici, “Lamerica” è stato interamente girato in pellicola 16mm.
3 gli stock usati :7203 Kodak Vision3 50 Daylight, 7207 Kodak Vision3 250 Daylight e 7219 Kodak Vision3 500 Tungsten, filmato utilizzando la cinepresa CP-16 R, con lente Angenieux 12-120mm.

Sul mio sito potete vedere il teaser e 3 clip.

10_chevrolet-stefano-galli
10: “Chevrolet”, Oleander St. and W North Ave, Lompoc, California.

Sito web: www.stefanogalli.com | stefano-galli.tumblr.com/ | instagram.com/ste_galli
Email: [email protected]
 

7203 Kodak Vision3 50 Daylight7207 Kodak Vision3 250 Daylight7219 Kodak Vision3 500 TungstenAngenieux 12-120mmAri MarcopoulusAsger CarlsenBertien van MannenCarsContax G2Contax T3CP-16 RDavid LynchGarry WinograndHelen LevittIlford Fp4 125J.H. EngströmJacob Aue SobolKodak Ektar 100Kodak Gold 400Lars von TrierLeica M6Luca BertiLuigi GhirriMamiya 600EMamiya 7IIPentax 6x7Ritorno al futuroStefano GalliTom WoodWilliam EgglestonWim Wenders e Larry ClarkWolfgang Tillmans




Author

Alessandro Pancosta




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