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Luca Tabarrini
1 Gennaio 2014 By  Alessandro Pancosta With  0 Comment
In  Focus on

È la volta di Luca Tabarrini.

Parlaci un po’ di te.
Ho 33 anni, e vengo da Perugia, la città dove vivo, lavoro e scatto la maggior parte delle mie foto.
La fotografia non è il mio lavoro, ma una passione, una di quelle che assorbono quasi tutto il tuo tempo libero. Amo andare al cinema, guardare i videoclip dei registi che stimo e inondarmi gli occhi di immagini.

Perché hai scelto la fotografia analogica?
Per tutto quello che c’è prima e dopo lo scatto. Per le scelte che si fanno a priori, ad esempio scegliendo la velocità del negativo da portarsi dietro, oppure scegliendo di scattare in bianco e nero o a colori. Per come tutto questo influenzerà lo stile di scatto, e ovviamente il risultato. E poi per tutto quello che c’è dopo: la camera oscura. Cercare lo sviluppo giusto per rullino che hai fra le mani, sapendo che non si può tornare indietro, e le ore di provinatura per una sola stampa. Ho scelto la pellicola anche per la cura che necessita.

Cosa ti piace fotografare?
A prescindere dal soggetto, che sia una persona oppure un edificio, mi piace aspettare il momento esatto da catturare, sentire sintonia, lo scatto, rendendolo vero.




Quali sono le tue macchine fotografiche?
Quelle che utilizzo di più ultimamente sono tre: l’ultima arrivata, una Hasselblad 500cm, che bramavo da tempo e con la quale sto prendendo confidenza, una Canon AE-1 e una Pinhole. Nel mezzo ci sono una Yashicamat 124, delle “Lomo” e due Polaroid.

La fotografia che ti piacerebbe fare.
La prossima. Quella che covo dentro.

Hai un fotografo preferito?
Ne ho molti, Richard Avedon, Helmut Newton, Gabriele Basilico e Gregory Crewdson per parlare dei grandi, Francesco Capponi, che mi ha fatto scoprire la camera oscura e il mondo della pinhole, Vinicio Drappo, JanScholz in arte Micmojo, Emilio Tini e il suo realismo magico, ed infine, la persona con la quale ho un confronto ed uno scambio continui, Tiziana Nanni, mia ragazza.

Una bella foto deve…
Essere essenziale in ciò che vuole trasmettere, anche se a prima vista risulta piena ed incasinata, anche se formalmente imperfetta, deve saper comunicare. Deve avere anima.

Sito web: flickr/lucataba | justa21stcenturyboy.tumblr.com
Email: [email protected]
 

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Author

Alessandro Pancosta




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